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Chiesa di Sant'Ambrogio

Chiesa di Sant'Ambrogio

Monserrato, tabernacolo della chiasa di Sant'Ambrogio

Entrati a Monserrato si percorre per intero la via Zuddas fino all'incrocio con via Redentore, tra queste due vie si apre la piazza Padre Silvio Serri in cui è la chiesa.

Il contesto ambientale
Monserrato si trova nel Campidano di Cagliari, a circa 5 km a N/E dal capoluogo.

Descrizione
La parrocchiale di Monserrato, intitolata a Sant'Ambrogio, appartiene al gruppo degli edifici riconducibili al Tardogotico catalano nella sua variante sarda.
In pianta l'edificio presenta una navata unica sulla quale si affacciano sei cappelle per lato e una cappella presbiteriale a pianta quadrata più stretta dell'aula.
Il prospetto è caratterizzato dalla facciata a terminale cuspidato nella quale si apre un portale archiacuto la cui triplice strombatura è data da colonnine sormontate da pseudo-capitelli cilindrici scolpiti; l'arco a sesto acuto è ulteriormente incorniciato da un sopracciglio che scarica su peducci a decorazione fitomorfa. Al di sopra del portale è un oculo con modanatura a toro. Particolare e unica in Sardegna è la conformazione dei contrafforti diagonali di facciata, lungo le cui direttrici sono stati realizzati coronamenti merlati. Il campanile ottocentesco a canna quadrata si allinea alla facciata sulla s., al di sopra della prima cappella, oggi tamponata.
All'interno l'aula è coperta da una volta a botte spezzata ritmata da cinque arconi ogivali che poggiano tramite paraste sui contrafforti laterali. Le cappelle, affacciantisi sulla navata tramite archi a sesto acuto, hanno copertura a botte in sostituzione delle originarie volte a crociera costolonata e gemmata; in epoca recente i setti murari tra una cappella e l'altra sono stati aperti ottenendo così un effetto di aula a tre navate. La zona presbiteriale, più bassa della navata, è coperta da una volta stellare semplice.
L'edificazione della chiesa, prima ipotizzata per via stilistica quindi sostenuta da fonti documentarie, risale alla seconda metà del XVI secolo: in una minuta notarile del 1564 il decano della cattedrale di Cagliari e prebendato di Pauli de Pirri (nome storico di Monserrato) don Geronimo Zapata, insieme ai sindaci della villa, giungeva a patti con i picapedrers (scalpellini) Gaspare, Pierotto, Giovanni Antonio Barrai (nota famiglia di picapedrers operanti nell'arco della seconda metà del '500 nel Meridione dell'Isola) e Giovanni Vacca di Cagliari per l'edificazione del "cap d'altar" della chiesa parrocchiale ancora da costruire. Da un altro documento del 1615 si apprende che in quell'anno fu commissionata la costruzione delle due pareti ai lati del prospetto, che avrebbero dovuto avere come la facciata il terminale orizzontale e merlato. Nel 1619 iniziava la fabbrica del campanile, il cui crollo, avvenuto tra l'ultimo decennio del XVIII sec. e i primi due del XIX comportò la ricostruzione del prospetto nell'attuale forma a spioventi.
Le cappelle, così come avvenne in molte altre chiese dell'Isola, furono aperte in momenti successivi: una, dedicata ai Santi Cosma e Damiano, risulta in costruzione nel 1569; due, dedicate rispettivamente al Santissimo Crocifisso e a Santa Barbara, sono menzionate nell'inventario redatto nel 1599 in occasione della visita pastorale dell'arcivescovo Lasso Sedeño; entro il 1607 fu eretta la cappella dedicata a San Diego mentre per le restanti cappelle si possono ritenere edificate entro il terzo decennio del Seicento, risultando tutte esistenti al momento della visita dell'arcivescovo Machin del 1629.

Storia degli studi
La chiesa è oggetto di studio approfondito in un articolo di Aldo Pillittu (1991).

Bibliografia
R. Serra, "Le parrocchiali di Assemini, Sestu e Settimo San Pietro. Note per una storia dell'architettura tardogotica in Sardegna", in [i]Atti del XIII congresso di storia dell'architettura (Sardegna), [/i]I, Roma, 1966, pp. 225-243;
S. Agus, [i]Monserrato. Una storia senza storia, Cagliari[/i], Kalb, 1988;
M. Vincis, [i]Uno sguardo al passato. Ricerche storiche su Monserrato[/i], Cagliari, Trois, 1989;
A. Pillittu, "Un monumento tardogotico sardo: la chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio in Monserrato", in[i] Studi Sardi[/i], XXIX, 1990-91, pp. 405-425;
S. Agus, [i]Arte e religione a Monserrato[/i], Dolianova, Grafica del Parteolla, 1996;
S. Mereu, "Per una storia del Tardogotico nella Sardegna meridionale: nuove acquisizioni e documenti d'archivio", in [i]Studi Sardi[/i], XXXI, 1994-98, pp. 451-486.

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