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Pozzo sacro di Cuccuru Nuraxi

Pozzo sacro di Cuccuru Nuraxi

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Da Cagliari, percorrere la SS 554 sin quasi al km 9,000, quindi voltare in direzione Settimo San Pietro/Sinnai. Dopo km 2,7, si arriva alla periferia di Settimo San Pietro; in corrispondenza di un distributore di benzina, si volta a sinistra ad una biforcazione (segnalata dall'indicazione "Settimo S. Pietro/Campo Sportivo") e si procede per un km, sino a costeggiare il campo sportivo. Il sito è ubicato sulla collina che domina il campo, ben segnalato dalla presenza di una croce di metallo.

Il contesto ambientale
L'area archeologica è situata in una zona collinare ai piedi del versante sud-occidentale dei monti dei Sette Fratelli, nel Sarrabus, regione della Sardegna sud-orientale.

Descrizione
Il complesso comprende i resti di un nuraghe polilobato, in relazione con un pozzetto votivo e con un tempio a pozzo.
Il pozzetto votivo è collocato di fronte al pozzo sacro. Esso presenta un'imboccatura circolare affiorante sul piano di calpestio di m 1,50, ha forma cilindrica ed è profondo circa 3 metri. L'esterno è rivestito di lastrine di arenaria e da piccole pietre tufacee legate con malta di fango.
Del tempio a pozzo non si conserva il vestibolo.
La scala, che si diparte da una sorta di "presa d'aria e di luce" di una delle torri del nuraghe, mancante di tre o quattro gradini nella parte alta, presenta pianta e sezione ogivale; la copertura è costituita da sette architravi gradonati. La camera a "tholos" è alta m 5,75. Sul pavimento finemente lastricato si apre il pozzo vero e proprio, bordato da una ghiera circolare monolitica. La canna, cilindrica, foderata da filari di pietre, scende per una profondità di 12 metri fino ad innestarsi in uno stretto sifone scavato nella roccia, che sprofonda ancora per 10 metri.
La datazione del pozzo è compresa tra l'Età del Bronzo Recente e la prima Età del Ferro.
A m 200 dal nuraghe furono in passato messe luce delle tombe a cista litica di periodo nuragico, una delle quali contenente più di dieci individui ed interessanti elementi di corredo: tra questi una lamina d'argento e 179 elementi di collana.

Storia degli scavi
Fu scavato negli anni 1960-61 da Enrico Atzeni.

Bibliografia
E. Contu, "L'architettura nuragica", in [i]Ichnussa: la Sardegna dalle origini all'età classica[/i], Milano, Scheiwiller, 1981, pp. 115, 117;
E. Atzeni-P. Bernardini-G. Tore, "Il tempio a pozzo di Cuccuru Nuraxi: Settimo S. Pietro - Cagliari", in [i]La Sardegna nel Mediterraneo tra il secondo e il primo millennio a.C.[/i], Atti del 2° convegno Un millennio di relazioni fra la Sardegna e i paesi del Mediterraneo, Cagliari, 1987, pp. 279-297;
G. Lilliu, [i]La civiltà dei Sardi dal paleolitico all’età dei nuraghi[/i], Torino, Nuova ERI, 1988, pp. 524, 527, 588.

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