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Samassi

Samassi

Samassi, veduta della parrocchiale della Beata Vergine di Monserrato

Il paese sorge nella pianura del Campidano. Il centro abitato è attraversato dal Flumini Mannu (o Rio Samassi), corso d'acqua a carattere torrentizio, che da sempre ha condizionato l'economia del paese orientandola nella produzione agricola. Le attivitè agricole furono, peraltro, favorite fino all'ultimo dopoguerra anche dalla vicinanza dello stagno di Sanluri, che garantiva al paese un clima mite e favorevole alle coltivazioni. Il rinvenimento di numerosi resti di villaggi e sepolcreti nelle località Palamuras, Stani, Staineddu, Palatziu, Sa Uga, Santa Maria, Perda Mois testimoniano il passaggio e il soggiorno della civiltà romana. In quest'epoca Samassi poteva essere considerata una fra le più importanti comunità rurali del Campidano visto che l'intera zona agricola samassese permetteva di acquisire ingenti quantitativi di grano e cereali. La presenza di una necropoli rinvenuta recentemente nel colle sul quale è situata l'attuale chiesa di San Geminiano conferma la presenza, intorno al 455 d.C., dei Vandali.
 
Di sicuro interesse il centro storico, all'interno del quale si potrà ammirare la chiesa di San Geminiano, la chiesa della Beata Vergine di Monserrato, la chiesa di Santa Margherita, la chiesa di Sant'Isidoro, la chiesa di San Giuseppe e un affascinante centro storico con una serie di case tipiche della cultura campidanese. La struttura delle case tradizionali, ancora oggi ripresa - con lievi variazioni - dall'edilizia contemporanea, riprende il modulo della casa campidanese, caratterizzato da un ampio portale d'ingresso separato dal blocco delle abitazioni da un ampio cortile (sa pratza). Addossati alle mura perimetrali trovavano posto i magazzini per i raccolti, is dommus, e i locali per il ricovero degli attrezzi e degli animali, oltre a sa lolla, sorta di patio anch'esso utilizzato per lo svolgimento di mansioni domestiche ed agricole oltre che per l'essiccazione dei prodotti. Si trattava in gran parte di case di contadini, strutturate per consentire lo svolgimento di tutte le attività complementari allo sfruttamento dei campi e dei raccolti. Il paese inoltre, sin dagli anni '80 è particolarmente rinomato per la sua vita notturna e per la presenza di importanti locali da ballo.

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