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tomba di giganti di S'Ena 'e sa Vacca

tomba di giganti di S'Ena 'e sa Vacca

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Da Sedilo si prende la SS 537 Sedilo-Olzai. Quattro chilometri dopo aver passato il cavalcavia sopra la SS 131, al km 17,4, parcheggiare e dirigersi verso il lato destro della strada, camminando sino alla scarpata.

Il contesto ambientale
Il monumento sorge sul bordo di un dirupo, nelle campagne di Olzai, centro della Barbagia di Ollolai, nella Sardegna centrale.

Descrizione
La tomba di giganti di S'Ena 'e Sa Vacca è particolarmente interessante per alcune caratteristiche architettoniche che in passato hanno indotto gli studiosi a considerarla una struttura dolmenica.
La sepoltura è costituita da un corpo tombale absidato (lungh. m 5,00; largh. m 3,20) – del quale residua solamente un filare di blocchi sbozzati - che racchiude una camera funeraria rettangolare (lungh. m 3,80; largh. m 0,80; alt. m 1,00). Il vano è accessibile mediante un angusto ingresso (prof. m 0,60; largh. m 0,50; alt. m 1,00) delimitato da due blocchi. Le pareti della camera funeraria sono costituite da un basamento di ortostati - ben lavorati sulla superficie a vista - sui quali poggiano filari di massi disposti in leggero aggetto, funzionali a regolarizzare il piano di posa della copertura a piattabanda. Quest'ultima è costituita da un unico grande lastrone poligonale (lungh. m 3,00; largh. m 2,50; spess. m 0,35). Un paramento murario realizzato nella massa del corpo tombale in parallelo alle pareti della camera funeraria doveva rinforzare le strutture di quest'ultima. Sulla fronte del corpo tombale si conserva ancora traccia dell'emiciclo dell'esedra (arco residuo m 4,00): tre blocchi dell'ala s. e un masso dell'ala d.
La specialità di questa sepoltura è data dal grande lastrone di copertura, privo di qualsiasi rifinitura, che, ricoprendo per intero il vano tombale, conferisce al monumento l'aspetto di un dolmen allungato o "allée couverte". Il lastrone è però sorretto da un'opera muraria a filari tipica delle tombe di giganti di fase evoluta, caratterizzate dalla scomparsa della stele centinata. Esso, inoltre, si mostra sproporzionato rispetto alle dimensioni del vano tombale, mentre nelle strutture dolmeniche le dimensioni della copertura e quelle della camera funeraria sono coincidenti. Riassumendo, le caratteristiche del corpo tombale, la presenza dell'esedra e l'opera muraria a filari della camera funeraria, sono tutti elementi che portano a considerare il monumento di S'Ena 'e Sa Vacca una tomba di giganti nuragica. Più arduo risulta giustificare la presenza di una copertura caratteristica di una differente tipologia tombale, espressione di un'altra epoca e di un'altra cultura. Probabilmente, ad un certo punto, la tomba di giganti "a filari" di S'Ena 'e sa Vacca subì dei danni e fu riedificata utilizzando come copertura il lastrone di un dolmen che sorgeva, forse, poco lontano. La sepoltura è databile al Bronzo medio, Bronzo recente.

Bibliografia
D. Mackenzie, "Dolmens and Nuraghi of Sardinia", in [i]Papers of the British School at Rome[/i], 5, n. 2, 1910; pp. 127-170;
E. Castaldi, "Tombe di Giganti nel Sassarese", in [i]Origini[/i], III, 1969, pp. 106-107, 118;
G. Lilliu, [i]La civiltà dei Sardi dal Paleolitico all'età dei nuraghi[/i], Torino, Nuova ERI, 1988, p. 297;
G. Manca, "Olzai. S'Ena de sa Vacca", in [i]Sardigna Antiga[/i], 6, 1990, pp. 17-20;
A. Moravetti, "On the dolmens of pre-nuragic Sardinia", in [i]Sardinia. Papers from the EAA third annual meeting at Ravenna 1997[/i], 3, collana "BAR international series", 719, a cura di A. Moravetti-M. Pearce-M. Tosi, Oxford, Archaeopress, 1998, pp. 25-45;
G. Manca, "Misteriosi piccoli dolmen", in [i]Sardegna Antica[/i], 17, 2000, pp. 1-6.

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